Pannello fotovoltaico e pannello solare termico: quali differenze?

Spesso usati come sinonimi, si tratta di due tecnologie differenti.

Un po’ per motivi economici, un po’ per motivi ambientali, l’energia solare sta finalmente conquistando il ruolo che merita anche sul panorama italiano. L’interesse verso questa fonte di energia naturale e inesauribile è aumentato costantemente negli anni, complici anche incentivi statali che ne hanno reso i costi quantomai convenienti, anche e soprattutto a fronte del grande risparmio in bolletta. Con l’aumentare delle informazioni a riguardo, spesso può aumentare un po’ anche la confusione, perché ci sono molti nuovi termini che a volte vengono usati in maniera errata o fuori contesto, per non parlare di tutte le fake news che purtroppo ancora circolano sull’argomento. Oggi vediamo la differenza tra due termini che sono talvolta usati come sinonimi, ma che rappresentano due tecnologie ben diverse, sebbene entrambe sfruttino l’energia del sole. Pannello fotovoltaico e pannello solare termico: quali differenze?

Pannello fotovoltaico e pannello solare termico

Pannello solare termico: l’energia del sole per riscaldare l’acqua

Pannello fotovoltaico e pannello solare termico

Iniziamo parlando del pannello solare termico, il cui funzionamento è ancora poco conosciuto.
Esso viene chiamato anche “collettore solare”, ed è un dispositivo progettato per convertire la luce solare in energia termica, ovvero in grado di generare calore e quindi riscaldare.
L’energia termica così prodotta viene trasferita ad un accumulatore, che la utilizza per produrre acqua calda sanitaria.
L’acqua calda viene sfruttata per tutti gli usi domestici e, in caso di impianto combinato, può anche essere impiegata per il riscaldamento dei termosifoni.

Quali sono le componenti di un impianto solare termico?

Vediamo come è composto un impianto solare termico:

  • Collettore solare (il pannello);
  • Fluido termoconvettore;
  • Scambiatore di calore;
  • Pompa per la circolazione del fluido (negli impianti a circolazione forzata);
  • Serbatoio di accumulo;
  • Centralina di controllo.

Spieghiamo il meccanismo di questo tipo di impianto in maniera semplice.
Tutto inizia chiaramente dal collettore, che installato su superfici esterne, cattura l’energia della luce solare e la trasforma in energia termica. Il calore così ottenuto viene trasferito al fluido termoconvettore che scorre nei collettori, e si sposta verso lo scambiatore di calore del serbatoio: negli impianti a circolazione naturale questo avviene sfruttando la proprietà del calore di spostarsi verso l’alto, mentre negli impianti a circolazione forzata il processo avviene con l’ausilio di una pompa. Dallo scambiatore l’energia termica viene trasferita al serbatoio di accumulo, ovvero il contenitore dell’acqua calda. Tutti i processi sono diretti dalla centralina di controllo, il “cervello” dell’impianto.

Pannello fotovoltaico e pannello solare termico

È in questo modo che si ottiene l’acqua calda che può essere utilizzata per tutti gli usi domestici e per riscaldare la casa in inverno (ricordiamo che per sfruttare anche questa seconda funzione è necessario installare un impianto combinato).

Abbiamo accennato a due tipi di impianti: quelli a circolazione naturale e quelli a circolazione forzata. I primi sono quelli maggiormente utilizzati per utenze domestiche, mentre i secondi si rivelano più indicati per ambiti industriali/commerciali, insomma quando il fabbisogno energetico da supportare è maggiore.

Sistema con pannello solare termico: quali vantaggi?

Come abbiamo visto, grazie ai pannelli solari termici è possibile avere acqua calda sfruttando la sola energia solare. I vantaggi che ne derivano sono molteplici, vediamone alcuni.

  • Energia pulita: questo è il principio che ispira lo sviluppo e la ricerca nel settore rinnovabili da decenni. La possibilità di mantenere tutti i comfort ai quali siamo abituati senza inquinare e rovinare l’ambiente circostante. In questo tipo di sistemi non avviene nessun tipo di combustione, ecco perché essi concorrono alla riduzione delle emissioni di CO2;
  • Risparmio in bolletta: meno importante per l’ambiente, ma fondamentale per i consumatori, investire in questo tipo di impianti permette di ridurre notevolmente gli importi della bolletta. Si può arrivare infatti ad una riduzione anche del 70% dei costi sostenuti per la produzione di acqua calda;
  • Manutenzione minima e durata elevata: i costi e gli interventi di manutenzione per questo tipo di impianti sono davvero minimi, e la loro durata può raggiungere i 20 anni;
  • Come altri impianti legati allo sfruttamento di fonti rinnovabili, sono previsti incentivi statali, da verificare al momento della progettazione, che permettono di ridurre i costi dell’investimento.

Pannello fotovoltaico: l’energia del sole per produrre elettricità

Pannello fotovoltaico e pannello solare termico

I pannelli fotovoltaici sono certamente più noti rispetto ai pannelli solari termici, motivo per cui su di essi si è già detto molto (vi rimandiamo ad un nostro articolo sul fotovoltaico con accumulo, di gran lunga il più diffuso).
A differenza degli impianti solari termici, quelli fotovoltaici sono progettati per catturare l’energia solare e trasformarla in energia elettrica. Ecco quindi la differenza tra i due tipi di pannelli (ed impianti): se nel solare termico si sfrutta energia pulita per avere acqua calda, nel fotovoltaico lo si fa per avere energia elettrica in grado di supportare i consumi.

Gli impianti fotovoltaici sono largamente utilizzati sia nel settore privato, ovvero nelle abitazioni, sia nel settore commerciale, industriale e agricolo. Grazie allo sviluppo tecnologico del settore, nella cui ricerca si investe fortunatamente sempre di più, le prestazioni dei pannelli fotovoltaici sono notevolmente migliorate negli ultimi decenni e, di pari passo con la loro popolarità e diffusione, anche i costi si sono ridotti.

Abbiamo parlato della differenza tra pannello fotovoltaico e pannello solare termico: ma cosa li accomuna? Semplice, i vantaggi!
Come per gli impianti termici, quelli fotovoltaici permettono di ridurre i costi della bolletta, in questo caso dell’elettricità, e di ridurre notevolmente l’impatto ambientale. Gli interventi di manutenzione sono minimi e gli incentivi statali coprono entrambi i tipi di tecnologia.
Con una buona progettazione, si possono installare nella stessa abitazione / edificio, per ottenere il massimo in termini di risparmio economico e sostenibilità.

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