Climatizzatore a pompa di calore: come funziona?

Una tecnologia “green” per regolare la temperatura di casa in tutte le stagioni

Come ogni anno l’arrivo della bella stagione ci rallegra per molti motivi. Più ore di luce, tanti momenti da trascorrere all’aperto, per molti le tanto agognate ferie estive che si avvicinano.
Eppure sappiamo anche che i mesi estivi si fanno di anno in anno più torridi, con previsioni di picchi di temperature più alti ogni anno.
Queste estati più calde non sono casuali, sono l’effetto di anni ed anni di inquinamento e scelte ambientali errate, e dovrebbero sicuramente farci ripensare il modo in cui gestiamo le risorse.
Contemporaneamente dobbiamo cercare di rendere le nostre case e i nostri ambienti di lavoro adatti allo svolgimento delle normali attività quotidiane. Oggi parliamo di climatizzatore a pompa di calore. Non fatevi ingannare dal nome: si tratta di una tecnologia eccellente sia per rinfrescare che per riscaldare gli ambienti con minimo impatto ambientale. Un buon compromesso non pensate?

Climatizzatore a pompa di calore: come funziona?

Iniziamo con lo spiegare nel modo più semplice possibile come funziona questo tipo di tecnologia. Alla base del suo funzionamento c’è un meccanismo tanto semplice quanto naturale: lo scambio di calore. Di fatto non “produce” aria fredda o aria calda, ma “sposta” il calore prodotto da altre fonti naturali e rinnovabili – aria, acqua, sottosuolo. Protagonista di questo processo è il fluido refrigerante, che trasporta l’energia termica all’interno dell’impianto.

Il ciclo di funzionamento della pompa di calore avviene in 4 fasi e sfrutta l’energia elettrica (in descrizione il processo per produrre aria calda, che funziona al contrario per i mesi estivi):

  • Evaporazione: come si intuisce dal nome, in questa fase il fluido refrigerante evapora, passa quindi allo stato gassoso, dopo aver assorbito la temperatura di aria, acqua o sottosuolo;
  • Compressione: nel compressore il fluido, ora sotto forma di gas, viene compresso e riscaldato;
  • Condensazione: il fluido refrigerante deve essere nuovamente condensato, acquisendo di nuovo lo stato liquido. Durante questo processo il calore viene ceduto all’ambiente circostante attraverso gli impianti predisposti;
  • Espansione: dopo aver “compiuto” la fase di riscaldamento (o raffrescamento), il fluido passa attraverso una valvola di espansione, dove temperatura e pressione vengono riportate ai livelli normali. Inizia da qui un nuovo ciclo completo.

 

Vogliamo semplificare al massimo? In inverno, la pompa di calore riesce ad estrarre calore da fonti naturali esterne e a diffonderlo nell’ambiente. In estate fa esattamente il contrario: riesce a spostare verso l’esterno il calore degli spazi e raffrescarli.

L’aspetto straordinario della pompa di calore è che sfrutta, come detto sopra, fonti naturali e rinnovabili.
Sulla base di questo si distinguono due tipologie principali, che si differenziano per la risorsa con la quale si dà inizio al ciclo di funzionamento:

  • Pompe di calore aria-acqua: in questo caso si sfrutta l’energia dell’aria esterna (che, ricordiamolo, è sempre riscaldata dai raggi del sole anche quando noi non lo percepiamo) per andare a modificare la temperatura del liquido che scorre ad esempio nei termosifoni;
  • Pompe di calore acqua-acqua: il calore viene estratto dall’acqua di falde o pozzi e usato per riscaldare la temperatura del liquido.

È importante ricordare che, affinché la pompa di calore possa funzionare sia per riscaldare sia per raffrescare, deve essere del tipo reversibile.

Climatizzatore a pompa di calore: vantaggi

Uno dei principali vantaggi di un climatizzatore a pompa di calore è che, in combinazione con i giusti dispositivi, può ricoprire la duplice funzione di riscaldare e rinfrescare. In questo modo, è in grado di soddisfare le necessità di regolamentazione della temperatura durante tutto l’anno.

In secondo luogo, il rendimento energetico di questo tipo di tecnologia è davvero molto elevato: considerate che con 1 KWh di energia elettrica si possono produrre fino a 5 KWh di energia termica. Il risparmio in bolletta può rivelarsi davvero importante rispetto ad altri sistemi.

Inoltre, gli interventi di manutenzione sono ridotti, così come i loro costi.

Il risparmio rappresenta chiaramente un vantaggio di grande rilevanza, in questo periodo più che mai, ed è uno degli elementi fondamentali da considerare.

L’aspetto oltremodo apprezzabile di un climatizzatore a pompa di calore è senza dubbio il suo scarso impatto ambientale. Non a caso viene definita una “tecnologia green”.
Per produrre calore o rinfrescare gli ambienti, questa tecnologia sfrutta come detto risorse naturali, rinnovabili e sicure: aria, acqua e suolo. Se poi l’energia elettrica necessaria per alimentarlo viene ricavata da un impianto fotovoltaico… bè, l’ambiente non potrà che ulteriormente ringraziare!

Non ci stanchiamo mai di richiamare l’attenzione anche su queste tematiche, attraverso la promozione di sistemi alternativi che garantiscano l’approvvigionamento energetico di cui abbiamo bisogno senza andare ulteriormente a danneggiare l’ambiente che ci circonda e il pianeta che ci ospita.
Possiamo mantenere i comfort che ci rendono la vita più piacevole riducendo di molto il nostro impatto: una via alternativa per proteggere la natura è possibile. 

Se vuoi ricevere una consulenza sull’installazione di un climatizzatore a pompa di calore, contattaci! Siamo in Toscana e ci spostiamo anche in Liguria.

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