Sempre più diffusi su terreni agricoli, industriali e su abitazioni private, i pannelli solari stanno (finalmente) guadagnando un ruolo primario nel panorama energetico italiano. Da anni cerchiamo di promuovere l’efficacia e la sostenibilità dell’energia solare, che può contemporaneamente ridurre gli importi delle bollette e contribuire a ridurre il nostro impatto ambientale.
La crisi climatica in atto, della quale non si può più negare l’esistenza, sta portando sempre più spesso al manifestarsi di eventi atmosferici anomali, più violenti e fuori dalla loro “normale” stagione.
Ecco perché proteggere gli impianti fotovoltaici (così come tutti gli elementi esterni delle nostre proprietà) dalle possibili intemperie diventa ancor più fondamentale.
Vediamo in questo articolo come proteggere i pannelli solari dal maltempo, per preservarne al meglio la funzionalità nel corso degli anni.
Quando si verifica un forte temporale, la cosa che più spaventa è di solito il potente rumore dei tuoni, ma sappiamo bene che a rappresentare davvero un rischio per l’essere umano e per gli oggetti sono i fulmini.
Vere e proprie scariche elettriche, essi non sono rischiosi se viaggiano “da nuvola a nuvola”, mentre possono rappresentare un problema se scaricano la loro potenza a terra. Si parla chiaramente di eventualità estremamente rare, ma se un fulmine colpisce in maniera diretta i pannelli di un impianto fotovoltaico, può provocare danni fisici alle celle e rovinarlo.
Nel caso invece di un fulmine indiretto che non colpisca direttamente un pannello, può generarsi un’induzione magnetica che va a creare un eccesso di voltaggio all’interno del sistema, con conseguente possibile danneggiamento dell’impianto elettrico.
Per evitare o limitare questo tipo di problematica è possibile installare barre di messa a terra (sia al momento del montaggio del fotovoltaico, sia in un momento successivo): in questo modo la scarica del fulmine sarà “deviata” dall’impianto principale. Anche un parafulmine può rivelarsi molto utile; esso può infatti “catturare” l’energia dannosa del fulmine prima che colpisca pannelli o impianti.
Le grandinate in Italia non sono eventi all’ordine del giorno ma, soprattutto al Nord, si possono comunque verificare più volte. Inoltre i cambiamenti climatici che stanno riguardando il nostro pianeta danno vita ad eventi atmosferici sempre più bizzarri e preoccupanti, come ad esempio le grandinate estive con chicchi enormi alle quali abbiamo assistito pochi giorni fa (estate 2023).
I pannelli fotovoltaici sono chiaramente progettati per resistere all’urto di piccoli chicchi di grandine, ma se vogliamo assicurarci una protezione extra in caso di eventi anomali con grandinate di maggior portata, può essere utile optare per pannelli in silicio policristallino e monocristallino, i materiali più resistenti.
In alternativa (o in aggiunta) è possibile far installare delle reti antigrandine: si tratta di coperture montate sopra i pannelli che sono in grado di deviare i chicchi proteggendo l’impianto.
Ghiaccio e neve possono incidere negativamente sui pannelli fotovoltaici in due modi principali: da una parte, il peso della neve ghiacciata per un periodo prolungato può andare a danneggiare e incurvare la struttura del pannello. Dall’altra, nel momento in cui l’impianto è coperto da una coltre di neve non è in grado di ricevere la luce solare (sia essa molta o poca) e rimane, di fatto, improduttivo.
Sottolineiamo che questo discorso si riferisce chiaramente a quelle zone in cui le nevicate sono copiose e lo strato di ghiaccio rimane per più giorni o settimane.
Per risolvere il problema sarà sufficiente installare un sistema antineve. Si tratta di una serie di pannelli riscaldati elettricamente, posti sulla parte posteriore del pannello fotovoltaico, che possono prevenire l’accumulo di neve. Essi possono essere attivati quando la temperatura scende sotto una specifica soglia, garantendo lo scioglimento della neve caduta.
Una soluzione più banale è quella di installare appositi teli removibili nelle giornate in cui le nevicate si fanno copiose: va da sé che in quei giorni dovremo rinunciare totalmente alla quota di energia prodotta dal nostro impianto solare.
Vento e pioggia non rappresentano un rischio particolare per i pannelli fotovoltaici, che dovendo trascorrere tutto il loro ciclo vitale all’aperto sono progettati e realizzati per affrontare le intemperie più comuni. Sono impermeabili per non essere danneggiati dall’acqua e assemblati in modo tale da resistere ai venti.
Il rischio può riguardare semmai un’installazione non eseguita in maniera ottimale (ecco perché è fondamentale affidarsi sempre a dei professionisti!).
Ad esempio, i fori eseguiti su tetti e pareti per il montaggio dei pannelli devono essere opportunamente sigillati, per essere certi che non ci siano infiltrazioni di acqua.
Tutte le strutture e i pannelli stessi devono essere fermati in maniera stabile e sicura, in modo da resistere anche a venti di forte intensità. Affidati dunque a degli installatori esperti ed esegui un controllo una volta l’anno (idealmente alla fine dell’estate) per accertarti che tutto sia in ordine.
Come abbiamo visto, gli agenti atmosferici possono incidere sullo stato di salute dei vostri pannelli soprattutto se si parla di eventi climatici anomali e imprevedibili.
Ricordiamo che tutte le componenti di un impianto fotovoltaico sono progettate con un alto grado di resistenza a condizioni meteorologiche avverse e vengono sottoposte a test che ne garantiscano la stabilità.
Un elemento che può fare veramente la differenza quando si parla di come proteggere i pannelli sono gli accorgimenti in fase di installazione e l’assistenza e consulenza in caso di problematiche specifiche.
Se hai bisogno di consigli e preventivi per l’installazione di un impianto fotovoltaico contattaci, siamo in Toscana e ci spostiamo anche in Liguria.
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