L’emergenza climatica che il nostro pianeta sta affrontando è ormai innegabile e si aggrava di anno in anno con danni molto spesso irreparabili. Mentre scriviamo questo articolo (Agosto 2021) apprendiamo di come proprio pochi giorni fa sia stata raggiunta in Sicilia la temperatura record di 48.8°. Al di là del comprensibile fastidio che questo può creare, e dei danni enormi in termini di siccità ed incendi, è anche un altro il forte segnale che arriva: il pianeta soffre, l’innalzamento della temperatura globale è un problema reale e non possiamo più rimandare le azioni per limitarlo.
Proprio in quest’ottica da anni ormai si è posta l’attenzione sulla necessità di ridurre sempre di più l’utilizzo di energia prodotta da combustibili fossili (petrolio, carbone, gas) a favore di fonti rinnovabili. Questa è una rivoluzione energetica già iniziata e che deve essere portata fino in fondo, perché i benefici ottenibili per l’ambiente sono davvero rilevanti.
Abbiamo parlato altre volte dei vantaggi degli impianti fotovoltaici in termini economici e ambientali (potete leggere qui e qui in merito a risparmi in bolletta e progetti di comunità energetiche), e ci siamo chiesti quale sia lo stato dell’arte di queste tecnologie in Italia, e quali siano gli impegni e gli obiettivi futuri.
Sebbene all’inizio questa nuova tecnologia abbia un po’ faticato a diffondersi nel Belpaese, con gli anni i numeri sono cresciuti e la diffusione di impianti fotovoltaici è molto aumentata.
È interessante notare, per comprendere il cambiamento culturale positivo, che inizialmente gli impianti erano scelti da realtà industriali o commerciali di grandi dimensioni. Con il tempo, si sono progressivamente ridotte le dimensioni a favore della quantità, indice del fatto che sempre più cittadini hanno optato per questo tipo di soluzioni nelle proprie case o piccole realtà lavorative. Un segnale incoraggiante, che fa capire come a livello di comunità la tematica ambientale sia sempre più sentita e compresa.
Secondo i dati Eurostat per il 2019, aggiornati ad aprile 2021 ed i più recenti disponibili, in Italia sono installati circa 21 GW di fotovoltaico, che hanno prodotto nel medesimo anno poco meno di 24.000 GWh (cioè 24 TWh) di energia elettrica.
In termini di numero di impianti, se ne contano oltre 950 mila, ed un buon incremento è stato registrato proprio nel primo trimestre dell’anno in corso. Complessivamente, circa l’8% della produzione di energia elettrica deriva dallo sfruttamento dell’energia solare.
Il merito della maggior diffusione è certamente imputabile anche alle numerose iniziative statali che hanno messo in campo contributi e detrazioni volti proprio a incentivare questo tipo di opere.
Sebbene al Sud tale tecnologia dia risultati ottimali grazie alla maggiore esposizione solare, il podio spetta a tre regioni del Nord: in testa la Lombardia, con quasi 150.000 impianti installati, seguita da Veneto ed Emilia Romagna.
Per quanto riguarda le città, il primo posto spetta a Roma (con 37.336 impianti), il secondo a Brescia e il terzo a Treviso.
L’Unione Europea ha stilato una serie di obiettivi ambiziosi e necessari per il prossimo decennio: nell’ambito del Green Deal europeo, nel settembre 2020, la Commissione ha proposto di elevare l’obiettivo della riduzione delle emissioni di gas serra per il 2030 ad almeno il 55% rispetto ai livelli del 1990.
In Italia il ruolo principale per raggiungere tali obiettivi spetta e spetterà al fotovoltaico: il nostro Paese intende aumentare, entro il 2030, l’energia generata mediante fotovoltaico dagli attuali 24TWh/anno a 75TWh/anno, pari a circa il 25% della domanda totale di energia elettrica in Italia.
L’obiettivo è sicuramente impegnativo e potrà essere raggiunto triplicando il tasso attuale di installazione: impossibile? No, ma certamente una grande sfida che l’Italia può e deve affrontare e vincere.
Per farlo sarà necessario che sempre più grandi realtà industriali e agricole, in grado di affrontare cambiamenti e investimenti di grande portata, optino per soluzioni green.
Altro ruolo di spicco spetterà al Governo, che dovrà inserire nella sua agenda nuovi contributi in grado di facilitare il passaggio da energia da combustibili fossili ad energia pulita.
Può non sembrare una priorità rispetto ad altre tematiche che ogni giorno animano il Parlamento, ma in realtà rendere l’ambiente in cui viviamo più pulito e vivibile è di vitale importanza: dovranno essere quindi previste agevolazioni sotto varie forme per permettere a tutti di compiere scelte in ottica green.
Si, perché se da un lato grandi gruppi industriali e Governo devono fare la loro parte, mai come in questo caso ogni singolo cittadino può, nel suo piccolo, fare la differenza.
Scegliere veicoli green, installare impianti fotovoltaici nelle proprie abitazioni usufruendo quanto più possibile di energia pulita, prestare attenzione ai consumi ed evitarli se non necessari: sono tutti gesti che fanno davvero la differenza.
Perché in gioco non c’è solo un’agenda Europea da rispettare, ma la salute del nostro Paese e del nostro Pianeta.
Se anche tu vuoi fare la tua parte ma non sai da dove iniziare, contattaci e capiremo insieme come essere protagonisti della svolta ecologica che rivoluzionerà il futuro.